giovedì 15 dicembre 2011

Mai più senza!

Quante volte vi capita di dire "mai più senza"?
Ma il, mai più senza, che intendo io va inteso rispetto quelle cose materiali, ovvio, poichè le immateriali, come i sentimenti sono da considerarsi fondamentali.
Ma provate a pensare realmente di cosa non potete fare a meno.
Alla mia cara Zia capita di dire ironicamente, "Mai più senza!" ogni volta che trova qualche utensile o un nuovo arnese da cucina, la segue nel delirio anche la mia amata sorella.
Per il mio compagno, mai più senza corrisponde al dolcetto a fine pasto e alla tecnologia anche se poi sono io ad usarla maggiormente.
Per mia mamma sono articoli da ferramenta e da giardinaggio.
Come dite? per me mai più senza a cosa corrisponde?
Sarebbe facile rispondere ad oggetti di abbigliamento, ma non è così, poichè posso vivere veramente con poche cose e me ne sono accorta andando ad abitare da sola.
Posso vivere senza cellulare, senza lampadine, e posso fare a meno della TV ma non del computer, ovvio no?
Ma la cosa che realmente, posso dire sia il mio oggetto preferito, il mio mai più senza, è un oggetto che si è evoluto col tempo, c'è sempre stato ed è un taccuino che tengo sempre in borsa, che cambio ogni volta che finisce e su cui annoto idee e appunti, scrivo frasi e annoto contatti e scadenze.
Non è un'agenda ma bensì un vero e proprio quaderno, spesso a pagine bianche che uso come diario-agenda e che qualora lo dimentico a casa, puntualmente, una volta che sono in giro, spunta un'idea che non posso annotare.
Del miop tacciuno non posso farne a meno!
Il mio primo taccuino? I bloc notes Pigna grandi a quadrettoni su cui da piccola disegnavo e all'occorrenza mi seguivano anche in vacanza.
Durante gli anni dell'adolescenza e le scuole superiori ho iniziato ad usare Schizza e Strappa, il famoso taccuino giallo.
Negli anni accademici vecchie agende scadute, da vera dipente,
non ho potuto esimermi dalle Moleskine, l'alta moda dei taccuini, e dal loro profumo stupendo.
A seguire ho cambiato diversi formati ma quelli che preferisco sono quelli dalla classica forma a quaderno.
Ne ho scoperto uno per addetti al settore moda e costume, si chiama Fashionary Sketchbook, simile ad una Moleskine, ha la caratteristica fondamentale di aiutare il disegnatore-figurinista a buttare giù idee più velocemente grazie ai figurini anatomici già stampati sulla carta.
Disponibile online il taccuino è completo di glossario per i vocaboli, ed è disponibile sul sito nelle versioni maschile e femminile, nonchè nelle serie a tiratura limitata con copertina colorata, naturalmente di ultima tendenza (http://fashionary.org).
Fashionary è il mezzo con cui i creativi di moda di tutto il mondo si confrontano, nel blog presente sul sito numerose foto testimoniano la passione per il taccuino più fashion esistente.
Consulto spesso Fashionary è sempre molto interessante e sono tentata di comprare un taccuino.

Da fenomeno di nicchia a fenomeno di moda e le firme si adeguano, Sonia Rykiel ha creato, tre taccuini nei colori istituzionali, blu, bianco rosso con uno sketch firmato dalla stessa Sonia e che fa da copertina
(http://shop.soniarykiel.com/cadeaux/2494-set-3-mini-carnets).
Sono accattivanti e carine come pensiero di Natale ma non nego che una sana e robusta moleskine non è mai male.
Anche perchè è quello che vi annotate che la/lo renderà personale e alla fine interessante più dell'oggetto in se stesso, è quello che comunica che lo rende unico.
A questo proposito ci sono iniziative interessanti per la raccolta di questi Notes in veri e propri archivi consultabili come una biblioteca, o come in un museo e negli U.S.A. ne hanno fatto dei raduni con l'esibizione di Sketchbook come opere d'arte , un esempio?
Lo Sketchbook Project World Tour è nun progetto aperto a tutti in tutto il mondo e ci si iscrive da questa pagina, http://www.arthousecoop.com/projects/sketchbookproject, vi verrà inviato a casa il taccuino per partecipare e il vostro lavoro sarà catalogato nella Biblioteca d'Arte di Brooklyn e pubblicati nel libro d'arte annuale ad edizione limitata.
Intanto la bibliotecha aperta nel 2010 ha già un sacco di visitatori e il progetto si ta espandendo nel mondo con il passaparola e la passione di condividere la stessa passione per il disegno, le storie e le idee.
Un bellissimo progetto che si sta espandendo ogni anno di più e porterà quest'anno in tour i book anche in Australia e Inghilterra.



martedì 13 dicembre 2011

Mille e Una CHANEL

Non posso smettere di guardarla e come finisce la rimando da capo.
Forse sto accusando il colpo per il bombardamento mediatico dei pro/contro manovra con tutti i salotti televisivi trasformati in tribune politiche.
Non riesco a smettere proprio di perdermi negli abiti, nei ricami e nel favoloso allestimento e la musica ipnotica e dolce che mi fa venire una gran voglia di andarmi a rileggere le storie delle mille e una notte, storie di principi e principesse, di viaggi in terre lontane.
In questa sfilata sono lontani i minimalisti o i minimalismi, l'alta moda Chanel è fatta per chi la crisi non la sente e se da un lato sembra uno schiaffo alla povertà non bisogna dimenticare che l'alta moda fa mangiare un sacco di persone e spesso muove i fatturati della grandi aziende che con essa vendono profumi, maquillage, piccola pelletteria, occhiali e prodotti in licenza di vario tipo, che guarda caso è ciò che arriva alla massa, quello che il ceto medio-basso riesce anche con qualche sacrificio a comprare o a farsi regalare.
Questa sfilata arriva in tempo su youtube per gli acquisti natalizi e per chi non compra non resta che sognare con l'evasione allo stato puro la sfilata Chanel.
Io intanto vado a rileggermi le mille e una notte.