Vi scrivo dal mio piccolo tavolo da disegno, davanti a me il lavoro che ho svolto in questi giorni, il tablet da cui vi scrivo e in alto a sinistra una Anna Wintour dallo sguardo severo, la severità è stata sempre una costante del mio lavoro e mi porta spesso a vedere il difetto facendomi ritirare nella tana impaurita da i moltissimi no che potrei ricevere, paura che è memoria di un passato lavorativo in cui ho fatto incontri sbagliati in cui la mia voglia di esprimermi si è scontrata spesso con l'arrivismo altrui.
La Wintour che è in me non ammette errori ma dopo incontri speciali avvenuti di recente e situazioni in cui mi sono messa alla prova ho preso coscienza che permettermi di fare orrori è il primo passo per essere creativa e comunicativa sopratutto se desidero fare questo mestiere, l'illustratrice. Chiarito quale sia il progetto i prossimi passi sono quelli di una qualsiasi cenerentola abbandonare lo straccioso passato facendo tesoro del'esperienza e senza paura imbarcarmi verso nuove avventure.
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