giovedì 26 novembre 2015

Ashtag Dream

I sogni e i bisogni corrono in rete e il confine fra territorio chi crea sogni e di chi li compra si fa sfocato. 
Quanto di tutto quello che desideriamo e che viene proposto è simile a ciò che desideriamo? Quanto di quello che pubblichiamo tramite social-network è ormai d'ispirazione per le aziende e loro agenzie marketing che ci guardano? 
I sogni e i sognatori è il binomio di sempre per chi fa marketing e pubblicità, chi vende vorrebbe sapere tutto sul suo pubblico di riferimento e con internet ha il metro perfetto, un monitoraggio continuo e costante, dall'altro  c'è chi sogna, usufruisce di internet e vuole sapere tutto dei suoi sogni e nella ricerca si imbatte ed è influenzato da molte cose.
Ormai chi sogna desidera cose diverse dall'era pre internet e per chi analizza è sempre più difficile sondare il mercato, sempre più frammentato ma sopratutto contaminato da segni e tendenze che arrivano da vari ambiti, la parola d'ordine è contaminazione e le masse non sono catalogabili in un solo segmento, ma si muovono i diversi ambiti e segmenti.
L'asticella dei desideri e dei bisogni, anche assurdi, si è alzata ed è impossibile tornare indietro nel grande calderone internet, pur potendo dividere per segmenti e gruppi il pubblico, non si capisce chi ha fatto cosa e da chi o da che cosa sia partita la primordiale scintilla creativa. 
Internet è contaminazione e i nuovi avventurieri marketing lavorano via internet cercando di capire, analizzare, sezionare per poi dare alle aziende il vademecum del perfetto venditore di sogni ma l'impresa è ardua, perchè il mezzo internet è veloce e veloci sono le tendenze che si contaminano fra loro.
Nel magma in movimento delle ispirazioni di molti altri trovano le proprie aspirazioni e i blogger diventano star creative, amatoriali fotoreporter e ricercatori del bello diventano a loro volta ispirazione, non sempre con risultati eccelsi ma pur sempre degni di nota se non altro per il bacino di utenti che seguono quel blogger piuttosto che l'altro.
La questione già osservata e monitorata dai massmediologi è lo spunto che ha fatto riflettere la casa di moda Gucci e il suo art director Alessandro Michele, il quale ammette che ormai fra le ispirazioni e nei moodboard degli studi stile ci sono sempre più spesso foto prese dal web, reference che provengono da nuovi artisti via instagram o fotografi via Facebook o Twitter.
La contaminazione è inevitabile e la rete è la nuova frontiera dei ricercatori di stile.
Gucci ammette che non solo la contaminazione c'è ma che ora è salutare e giusta per il marchio, e nel farlo lancia una sfida, il contest di Gucci aperto via instagram e tramite il sito.
#Guccigram è uno degli ashtag insieme a #GGblossom e con entrambi gli ashtag, tramite instagram, è possibile accedere ad una galleria di proposte creative provenienti da diversi ambiti, legame comune la doppia G e i nuovi disegni blossom sulle borse logo.
Quello che diverte del contest è la varietà di visioni, molte atte a osannare il marchio, altre ad estraniarlo dai soliti contesti, ci sono immagini create da fotografi ma non mancano illustratori e fra questi alcuni sono stati già scelti per la gallery del contest sul sito ufficiale Gucci.
Inutile dirlo ho partecipato anche io, il tema è invitante e mi ha portato a questa la tavola che si intitola #dream, le riflessioni sono quelle che vi ho riportato qui sopra,  mi interessava dare l'idea del sogno e ciò che lo scatena, il tema di contaminazione che implica la scelta del contest e poi l'idea di sospensione del tempo che secondo me avvolge la rete come archivio di ricerca e poi non ultimo anche il marchio Gucci, grande classico intramontabile, forse proprio perchè bifronte, due facce classico e contemporaneo, attento a mantenere e a recepire, ricettore di temi presi dalla rete ne capta le potenzialità divenendo mecenate e perchè no facendosi pubblicità nel rimandare messaggi e nuovi talenti alla ribalta.





mercoledì 18 novembre 2015

Inktober 2015

Come ogni anno e ormai da due o forse tre anni partecipo ad Inktober, che, come molti di voi frequentatori del mio profilo instagram sapranno, è il contest degli illustratori, dura un mese, il mese di ottobre e partecipano disegnatori professionisti e non di tutto il globo, il filo conduttore è l'inchiorsto e i temi sono liberi. 
Per quel che mi riguarda non mi sono scostata dai soliti temi e ne ho approfittato per illustrare anche le sfilate di settembre con le tendenze estive per l'anno prossimo, il 2016.
Ogni giorno un post, quindi un disegno, non ho completato il mio mese, come sempre per me il difficile è coniugare il contest con quello che già c'è da fare per lavoro, ma il bello di questo conviviale confronto via instagram è la varietà e i mondi che ci vengono offerti da disegnatori di tutto il mondo sotto l'hastag #inktober, che spesso spaziano dal fumetto all'illustrazione personale, dallo schizzo veloce a vere e proprie ricerche di caracter design.
Rispetto l'anno scorso, in cui ero concentrata a portare a termine tutti i giorni e per tutto il mese le tavole ho cambiato il mio obiettivo, l'intezione è stata quella di produrre ma in qualità e stile.
Lasciando ad altri la coppa del vincitore e del maggior numero di tavole, per quel che mi riguarda ho deciso di puntare sulla qualità delle immagini proposte. 
Per cui ho iniziato selezionando gli stilisti da illustrare e sul finire del mese ho guardato il mio muro di instagram soddisfatta. 
Finalmente sto giungendo al nocciolo del problema che da lungo tempo ho a cuore, lo stile.
Ci sto ancora lavorando ma sembra molto più chiara ora di un mese fa la via che devo seguire e a far da eco a questa convizione, con soddisfazione è arrivata inaspettata con una notifica e poi due su instagram e poi altrettante via Twitter la condivisione da parte degli stilisti che hanno ispirato alcune tavole del mio contest. 
Il primo Alessandro Dell'Acqua con la sua linea N°21, la sua raffinata ricerca stilstica dei confini uomo-donna trova la sua massima espressione poetica nelle camicie da uomo a righe larghe e colori caldi che diventano abiti femminili questi pezzi hanno stimolato la mia mano ad agire sul foglio con rapidi gesti, il risultato sono le tavole che vedete qui di seguito.
Poi Aquilano Rimondi, un duo creativo formato da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi la loro collezione è segnata da donne forti ma vestite di forme leggere hanno saputo evocare un nuovo classicismo nelle costruzioni in bianco totale con punteggiature dark nelle costruzioni velate di nero.
Con l'inchiosto è stato un attimo far volare il pennello dopo aver visto la collezioni di questi designer italianissimi e che danno lustro al nostro Made in Italy e spero di trasmettere con le mie tavole quella idea di nuovo glamour che mi trasmettono le loro creazioni.




Sopra N°21 by Alessandro Dell'Acqua


Sopra una creazione dalla sfilata Aquilano Rimondi


Sopra particolare da Gucci

Sopra di tre quarti da Celine 


 Sopra particolari, make-up della sfilata di Prada



Sopra dalle sfilate della stagione invernale di Kenzo, Margiela by John Galliano e Valentino al mio sketchbook. 
 Sopra un ritratto di modella con cappello nero.



 Sopra tre studi su Peggy Moffit
Sopra una tavola di caracter design, Fumatrici.


Sopra solo inchiostro nero per un particolare dalla sfilata Louis Vuitton.