lunedì 24 ottobre 2011

TUTTI VOGLIONO ESSERE NOI!

“Tutti vogliono essere noi!” Così ci salutava la Miranda Priestly/ Merrill Streep nel film “Il diavolo veste Prada”.
In quella frase c’è un mondo, quello della moda, che come la Miranda del film, non facile ed è possibile accedervi solo con giusta preparazione e buona volontà sopratutto vanno comprese ed accettate certe regole e meccanismi.
La vita di un creativo di moda in qualsiasi ambito del tessile e dell’ abbigliamento, spesso è costellata di sfide. La prima sfida è essere coerenti con se stessi senza però precludersi la possibilità di cambiare idea specialmente se questa aiuta a crescere come persone e quindi come creativi.
Se da un lato essere sicuri di se stessi è una caratteristica fondamentale per imporre un proprio stile sul mercato, senza la modestia, curiosità, passione e disciplina spesso non si arriva da nessuna parte.
-La modestia è la virtù delle persone che vogliono crescere e progredire veramente, E’ una caratteristica comune a quasi tutti i grandi creatori di moda e dei creativi in generale. E’ una dote, non si apprende, ne si compra.
-La curiosità di conoscere persone e cose nuove, in qualsiasi ambito, è il fertilizzante dell’anima di un creativo.
-La disciplina è il mezzo con cui capiamo quali sono i nostri limiti e i punti di forza.
-La passione è la forza e l’energia che ci spinge a superare i momenti di difficoltà.
Attualmente molti dei giovani talenti in circolazione sopravvivono migrando da una casa di moda all’altra e la suddetta ha almeno 50 anni di business alle spalle. Sono pochi i talenti che riescono ad emergere con un loro marchio e chi ci riesce spesso viene da una lunga gavetta, passando attraverso stage, collaborazioni, contratti a progetto.
Per un creativo (vero) non è importante il successo finalizzato a se stesso, ma la ricerca di un proprio ideale di bellezza. Per questo motivo il suo lavoro non finisce mai e non esistono orari poiché la sua mente trova ispirazione ovunque.
Se anche è giorno libero o di festa, spesso i creativi hanno una mente in continuo movimento e le idee si affastellano nell’arco della giornata numerose se l’ispirazione è quella giusta, talvolta una idea accantonata da giorni torna inaspettatamente utile per la soluzione di una creazione.
Alcuni nomi noti della moda non sanno/sapevano disegnare ma non bisogna sottovalutare il disegno, la progettazione è la fase più importante del lavoro creativo, in pochi tratti può delinearsi una visione, un gusto, in essa si testano le idee che funzionano. Solitamente chi ha una buona mano e sa disegnare bene ha delle chance in più per elaborare un progetto valido.
Iniziare con una buona base di studi agevola il percorso per diventare un creativo di moda.
Di scuole valide ce ne sono molte, anche se le migliori sono private, io vi consiglio di seguire un corso di studi che abbia, oltre ad un corso di progettazione, anche un corso di storia del costume, di storia dell’arte, e un corso-laboratorio di modello e confezione dove possiate sperimentare con i materiali e le tecniche del cucito. Alcune scuole offrono corsi quadriennali mentre altre corsi brevi di design di moda che durano due anni, alcuni corsi culminano con uno stage presso delle aziende.
A tal proposito vi segnalo qualche indirizzo utile per chi vuole formarsi al lavoro di creativo nella moda.
Fra le scuole più importanti ci sono:

IED - Istituto europeo di deign, http://www.ied.it/, presente nelle principali città italiane, si entra previo esame di ammissione. Offre oltre a corsi specialistici in in marketing di moda e comunicazione , corsi per diventare stilist e fashion editor.

Accademia di Costume e Moda, http://www.accademiacostumeemoda.it/new_site/index.htm, con un’unica sede al centro di Roma, offre oltre alla sezione di design di moda, un corso specifico sull’accessorio di moda e uno per diventare costumista teatrale e cinematografico.

Koefia, http://www.koefia.com/, è una delle scuole più antiche d’Italia, nata nel 1912 come laboratorio modellistico di alta moda. Nel 1951 Koefia diventa Accademia, mantenendo nell’ambito dell’insegnamento l’amore per l’artigianilità formando i suoi allievi con corsi professionali particolari e mirati, come designer tessile e designer di maglieria.

Istituto Marangoni, http://www.istitutomarangoni.com/sitemap, con sede a Milano offre oltre agli studi triennali di design di moda, corsi estivi intensivi e campus nelle principali capitali mondiali della moda.

Polimoda, http://www.polimoda.com/it/i-corsi.html, ha sede a Firenze offre corsi di design di moda e dell’accessorio e corsi formativi come visual merchandiser. Per chi lo richiedesse c’è anche possibilità di avere lezioni private ad hoc, per venire incontro alle esigenze dello studente o dell’interessato che con un master decida di ampliare le sue competenze.

NABA, http://www.naba.it/site/home/accademia/storia.html, a Milano, all’interno di una Accademia di Belle Arti, la sezione moda ha fra i corsi, design del gioiello e illustrazione. Offre anche corsi estivi e corsi post laurea per approfondire altre aree di interesse.

ABAV Accademia di Belle Arti Viterbo, tel. 0761/220442, offre oltre al corso di progettazione anche un corso di modello e confezione, disegno del tessuto e un corso di merceologia e tecnica tessile con personale docente altamente specializzato.

Alcune delle scuole che vi ho citato aiutano i neodiplomati ad inserirsi nel mondo del lavoro con stage presso aziende partner. Ma qualora non l’offrissero basterà armarsi di buona volontà, curriculum vitae e un book di presentazione, queste sono le uniche cose che vi serviranno per entrare nel mondo del lavoro.
E qui inizia il bello, si fa per dire, del lavoro di un creativo di moda, a chi rivolgersi per trovare lavoro? A chi presento il mio book? Come è fatto un book?
Ma questa è un’altra storia.

Sopra Madame Grès
Sopra Coco Chanel
Sopra Yves Saint Laurent
Sopra Christobal Balenciaga
Sopra Valentino Garavani
Sopra Mary Quant
Sopra Yohji Yamamoto
Sopra Riccardo Tisci
Sopra Marc Jacobs



Sopra immagini dal documentario "Marc Jacobs e Louis Vuitton"

http://www.youtube.com/watch?v=Wloi0FKrUfg&feature=related

Sopra Link tratto dal documentario Yves Saint Laurent Documentary - "5 avenue Marceau, 75116 Paris"



Sopra Immagini tratte dal documentario su Yohji Yamamoto "A Notebook on Clothes and Cities"
regia Wim Wenders (1989).

YOHJI YAMAMOTO: THIS IS MY DREAM from Huge Conglomerate on Vimeo.


Sopra dal documentario su Yohji Yamamoto "This is my dreams" 2011

lunedì 17 ottobre 2011

VOGUE IT Ottobre 2011 - Mechanical Dolls

Fotografo: Tim Walker
Modelle: Audrey Marnay & Kirsi Pyrhonen.
Sotto Backstage video e fotografie di 'Mechanical Dolls' editoriale da Vogue Italia October 2011;