mercoledì 25 gennaio 2012

Florence Broadhurst

Florence Maude Broadhurst, classe 1899 nata a Mungy Stationin nel Queensland, Australia, sviluppa sin da piccola un carattere fortemente indipendente e grazie al padre, proprietario terriero, Florence cresce in un ambiente agiato.
All'età di 15 anni ha già le idee chiare “Farò grandi cose, sarò egoista e dividerò la felicità” , a soli 23 anni, parte per Shangai scritturata per una compagnia teatrale.
Una personalità in continua mutazione: femminile e poi androgina, sexy vamp, si diverte a fingere di essere inglese.
Negli anni dal 1920 al 1925 viaggia facendo tour lunghi, attraversando anche terre esotiche che influenzeranno fortemente i suoi disegni.
Nel 1926 decide di fermarsi e aprire una scuola di musica in Cina.
Soltanto l’anno dopo ritorna in Australia portando con sé tutti i suoi eccessi: capelli sempre più rossi, un make-up marcato, gioielli e vestiti che hanno un forte richiamo al mondo del balletto e del teatro.
Una vita glamour che porta con sé nella fattoria di famiglia diventata nel frattempo un hotel gestito dalla sorella.
Florence dà una mano nella conduzione dell'albergo ma le sue notti diventano sempre più alcoliche: saranno la causa di un incidente stradale che la costringerà a una lunga riabilitazione.
Stanca dell’Australia parte per Londra dove si reinventa sarta di Myfair, una vita scintillante che la porterà a prendere il the con la regina madre, sposarsi per la seconda volta e a pubblicare una sua creazione per la prima volta sulla patinata copertina di Vogue nel ’45.
Florence Broadhurst è un vulcano di idee.
Torna in Australia nel 1950, viaggia da sola all’interno dello sterminato territorio incontaminato e selvaggio, campeggiando dove capita: crea in pochi mesi centinaia di disegni che andranno a formare l’enorme archivio che ancora oggi è tutto da scoprire.
Colori spesso sgargianti, una reazione vitale alla cataratta che la colpisce in questi anni diminuendole la vista. nascono così le fantasie che conquistarono mezzo mondo: dai palazzi degli sceicchi arabi a grandi nomi come Estée Lauder.
Disegni che sono diventati icone, uno specchio della sua vita, divisi tra sensualità, esotismo e natura.
Florence Broadhurst è riuscita a fare entrare l’arte in ogni stanza della casa, a reinventare lo stile del wallpaper, tanto che molte carte da parati prodotte si ispirano e si rifanno ai modelli di Florence.
Eccentrica creatrice difese sempre le imperfezioni dei suoi disegni sostenendo che il suo tratto irregolare rendeva unici e preziosi i suoi lavori a mano.
Florence muore nel 1977, assassinata nel suo atelier a Sidney a 78 anni.
L’autore e la dinamica del suo omicidio restano ancora avvolte nel mistero. Sulla scena del delitto furono trovate due tazze di thè: indizi che lasciano supporre che la Broadhurst conoscesse il suo assassino.
Nel 2006 la vita di Florence broadhurst diventa un film, “Unfolding Florence: The Many Lives of Florence Broadhurst” del 2006, dove si ipotizza che l’omicida fosse un serial killer accusato di altri omicidi in quegli anni.
Dopo la sua morte fu venduta tutta la sua collezione di disegni e per molto tempo, durante gli anni '80 e '90, i suoi lavori vennero dimenticati.
Nel 2000 il suo archivio è stato comprato della neozelandese Signature Prints, che ha rieditato tessuti, carte da parati e tappeti, ora che è stata riscoperta ci si rende conto dell’immenso patrimonio lasciato in buona parte inedito.
Un archivio che nasconde ancora oggi molti disegni mai pubblicati che vengono rieditati ogni anno grazie alla Signature Prints.

























Florence Broadhurst from Signature Prints on Vimeo.

martedì 24 gennaio 2012

Il Sapore Shakerato di Jamie Oliver

Jamie Oliver chi non lo ama? Solo chi non lo conosce.
Chi è? Uno chef inglese innamorato dell'Italia e sopratutto della cucina italiana, naturalmente.
Il suo motto è "Il più povero degli italiani mangia meglio della regina".
Jamie Oliver è un talento dalle molte qualità, oltre ad aver rivoluzionato il panorama culinario inglese, introducendo nei suoi piatti l'utilizzo dell'olio d'oliva, ha cercato di rivoluzionare le mense scolasttiche inglesi ed americane con menù salutari ma non banali a base di cibi freschi e genuini, visto che nelle suddette si fa un uso smodato di cibi precotti, surgelati e spesso fritti.
Gli inglesi lo adorano e molti sono i fans che si sono aggiunti in tutto il mondo dopo che i suoi shows televisivi hanno fatto il giro delle tv satellite.
Naturalmente non esiste cuoco senza ricettario e Jamie Oliver ha pubblicato diversi libri,
di cui uno decicato al suo viaggio in italia ( Il mio Giro d'Italia) alla riceca delle ricette tipiche regionali, ne ha tratto naturalmente anche una bellissima serie tv, che non manco di vedere ogni qual volta la replicano.
Mi comprenderete, quindi, sul perchè non ho potuto fare ameno di comperare questo ingegnoso oggetto inventato proprio da Jamie, si chiama "Flavour Shaker" è uno shaker dalla forma simile ad una matrioska in plastica rigida e disponibile in diverse colorazioni.
Facile da chiudere e aprire, facilmente lavabile poichè internamente le pareti di questo oggetto hanno una forma sinuosa e morbida che permette ad una biglia di ceramica di mescolare gli ingredienti, pestarli e shekerarli.
Io l'ho messo subito all'opera e il risultato è fantastico sono riuscita con pochi gesti a condire un'insalata, altrimenti molto triste, con una salsina fredda composta da tante spezie e ingredienti particolari che hanno reso la cena comunque leggera ma saporita.
Nel kit di questo ingegnoso oggetto è presente anche un un breve ricettario di salsine e un cucchiaino dosatore.
Jamie ha colto nel segno un'altra volta e la cifra non è esagerata 23 euro online, ma io l'ho trovato in un'outlet specializzato ad un prezzo ancora più abbordabile.
Da Gennaio Jamie è in tv con le repliche del suo Giro in Europa sul canale satellite Cielo e ho già l'acquolina in bocca!






P.P.

E' un Piccolo Piacere quando una canzone può sollevarci e portarci lontano.
Questa è una di quelle canzoni che, a me personalmente, porta lontano, almeno con la testa.
Verso cieli sereni costellati di nuvole qua e là, prati a perdita d'occhio con erba alta e verde e il vento caldo che la scuote.
Il significato della canzone lo lascio ad altri questo è quello che mi evoca e forse dove vorrei essere oggi.
Buona Giornata!

lunedì 23 gennaio 2012

Il mondo poetico di Nathalie Choux

Mi consola vedere tanta poesia, mi coccola vedere che molto del mondo di Nathalie Choux è presente anche nel mio lavoro, forse, o almeno vorrei che lo fosse.
Nathalie Choux è una illustratrice e poi una creatrice di ceramiche che racchiudono tutta la poetica del suo lavoro.
Illustratrice di favole, non solo per bambini, il suo alter ego, Blanche, creato in collaborazione con le scrittrici Anne Cortey e Francois de Guibert, è una moderna alice nel paese delle meraviglie che con i suoi gesti evoca il mondo puro dei fanciulli, quando stuzzica di nascosto la coda di uno scoiattolo o quando calma e contemplativa siede in un giardino o dolcemente sogna in un nido che si è fatto piatto per biscotti.
Blanche è immersa nella natura e circondata da animali, conigli, scoiattoli, orsi è grazie a loro che ho conosciuto lei.
Il mio animale preferito è l'orso e in una ricerca su internet mi sono imbattuta in una illustrazione di Nathalie che sento mia più di tante altre immagini.
il mondo di nathalie è a disposizione di tutti e nel suo sito è possibile non solo vedere le sue crazioni ma anche scriverle e contattarla.
Nathalie Choux ha anche un blog aggiornato dove puntualmente pubblica anche le fasi di lavoro nascoste, come la cottura delle ceramiche o la decorazione delle stesse (www.nathaliechoux.blogspot.com).
Un mondo poetico da scoprire in tutte le sue fasi e Nathalie Choux è una creativa che vale la pena di seguire e ispirarsi, perchè la poesia scarseggia in molti ambiti e respirare un pò di poesia anche semplicemente da una foto può solo che fare bene e le immagini che vedete dimostrano che Nathalie porta aria fresca anche su questo blog.
Grazie Nathalie!














P.P.

Piccoli Piaceri, della serie, non voglio alzarmi dal letto ma farmi coccolare ancora dal piumone perchè mi aspetta una settimana dura.
Voglio farmi coccolare dal caffè nero e lungo nella mia tazza preferita e dai tanti colori che mi fanno l'occhiolino dalla tavolozza sul mio tavolo da disegno, disordinato ma accogliente.
Il mio fedele tavolo, attende che nuove storie, nuovi viaggi saltino fuori dalla matita inaspettati come la canzone che viene dalla radio.
Pronta per la giornata e la settimana che mi attende (il caffè ha fatto il suo dovere!) auguro a tutti di avere tanti piccoli piaceri.

domenica 22 gennaio 2012