mercoledì 30 marzo 2016

Prossima tappa Bologna Children's Book Fair



Sono quasi alla meta, la mia personale, ambita da tempo e che sarà speciale lo so, sarà speciale perchè è per me una stupenda opportunità per far vedere le mie capacità e dare un senso ai mesi di lavoro fatto.
Sarò a Bologna il 6 e il 7 Aprile e farò in modo di farmi notare, seguendo i consigli delle maestranze ho iniziato da diversi giorni a mandare mail chiedendo appuntamenti ad editori ma al momento nessuno risponde. Sarò io che non lo so fare o che in un modo o nell'altro devo pagare lo scotto di chi è nuovo e sconosciuto, comunque non demordo.
Una volta una persona per me molto speciale mi ha detto che sono una persona coraggiosa, mi sono meravigliata perchè fino ad allora non pensavo di esserlo, ossia mi avevano detto altro, creativa, estrosa, passionale, introversa, lunatica, lunare, ma coraggiosa mai e in effetti questo modo di essere è confermato da tutto quello che sto facendo per portare a casa commissioni di lavoro dopo la fiera a Bologna ed è anche confermato da cosa voglio esprimere con le mie tavole.
Queste, le ultime, nate da riflessioni su romanzi letti in passato e su me stessa, su come sono e su cosa vorrei esprimere, far arrivare al lettore.
Ora non so se ci sono riuscita ma spero vi abbiano emozionato e per un attimo fatto sognare è questo che vorrei, far emozionare il pubblico ma anche e sopratutto gli editori, anche se dicono essere la categoria più dura ad emozionarsi visto il quantitativo enorme di bravissimi illustratori che li tampinano, chissà se riuscirò  a far breccia in uno dei loro cuori, vedremo, intanto incrocio le dita continuo a lavorare e vi saluto augurandovi una felice giornata.

lunedì 29 febbraio 2016

E' una questione di scelte

La nostra vita è tanto interessante quanto il numero di scelte che essa ci chiama a fare.
Nella maggior parte dei giorni le scelte sono piccole, quasi insignificanti, altri giorni le scelte grandi fanno tremare, a volte sono in coppia, il famoso bivio fra una scelta e un'altra totalmente diversa ed è lì che la vita si sente, pulsa, attraverso i nostri pensieri, le paure, il quel momento sentiamo di essere vivi, di avere sangue nelle vene e un cuore nel petto.
Se non ci fossero le scelte grandi, quelle che fanno paura, non si crescerebbe, ma ancor più brutto non si potrebbe dire di aver vissuto.
A volte la paura di scegliere ci paralizza, anche scegliere di parlare fa paura, l'orrore delle conseguenze di una detrerminata scelta ci fa pensare che non farla migliora le cose o quantomeno le congela. Pensiamo che non nominando la scelta, facendoci da parte, delegando, siamo quantomeno esclusi e privi di colpe, alleggerisce la coscienza? Non credo, la paura? No a parere mio possiamo andare avanti facendo finta di nulla, mentendo a noi stessi ma a quel punto abbiamo anche smesso di vivere. 
Ho capito tutto questo dopo una grave perdita, pensavo che non parlando non prendendo posizione, congelando tutto avrei mantenuto la mia aura di sicurezza e forza rispetto gli altri, invece stavo perdendo pezzi della mia vita nonchè della mia salute, ero deperita e grigia in volto. 
Scegliere nonostante le paure che ci attanagliano fa parte dell'esperienza di vivere, pienamente,
chi non ama scegliere o prendere una posizione, oltre ad essere un codardo è di solito un persona che non ama il cambiamento e anche se sa che il cambiamento è inevitabile in maniera presuntuosa pensa che il suo essere superiore lo terrà lontano dalle bassezze umane, poichè si crede di gran lunga superiore al resto del mondo. 
Le cose cambiano e chi non accetta questo sta morendo,  farsi trovare impreparati non giova, bisogna sempre essere pronti ad un salto che di solito è senza rete, almeno a prima vista.
Ci vuole molto coraggio a saltare e di solito solo a metà della caduta si intravede l'arrivo e più il salto è alto e rischioso, più il punto di atterraggio è visibile all'ultimo istante.
Per questo molti che si son buttati fiduciosi in nuove carriere o stili di vita hanno attribuito la buona riuscita di un progetto alla fortuna, alle famose sliding doors che fanno cambiare traiettoria all'ultimo secondo.
Io sono tendenzialmente impaurita quando devo compiere una di queste scelte, anzi fino a pochi mesi fa spaventatissima, ci penso su molto anche mesi prima di fare una scelta importante che potrebbe stravolgere tutto.
Ma mai come oggi, ora alle 15,29 del 29 febbraio,  sono intenzionata a realizzare i miei sogni e sapete che per me affrontare la vita con positività è una costante ma questo non implica l'assenza delle paure, anzi ad oggi il mio fututro non so come lo vedo, se luminoso oppure oscuro, sicuramente metterò dentro tanta di quella positività che seppure ci sarà oscurità riuscirò a illuminare la caduta e sono sicura che una rete apparirà perchè stavolta la felicità me la vado a prendere.
Lo sapete già che riesco a vedere il famoso mezzo bicchiere pieno sempre, riuscendo a cogliere il meglio da ogni scelta e infatti dopo tanto tergiversare, riflettere e ponderare, questa mattina ho prenotato biglietti e B&B per il mio soggiorno Bolognese di due giorni alla fiera del libro, ad un certo punto negli ultimi mesi pensavo di non andare, poi ho pensato di andare per un solo giorno e poi ho deciso per due, sono molto emozionata e mi sarebbe piaciuto condividerlo con qualcuno interessato come me a tale evento, ma visto che tutti i colleghi si erano già organizzati e molti di loro preferiscono viaggiare in solitaria nella fiera, ho pensato, ma si devo farlo anche io così, intanto perchè sono amante dell'inatteso, l'imponderabile e chissà se qualche inatteso o nuovo compagno di viaggio non lo trovo in fiera? Secondo in questo modo non ho filtri, sarà tutta pura esperienza.
Tolte le solite scelte del caso, come orari e dove alloggiare ora mi tocca la scelta a chi e a quale editore-ri, chiedere uno straccio di appuntamento, ossia quale casa editrice potrebbe essere interessata al mio lavoro? Sto stilando una lista ma la scelta non è facile anche facendo una scrematura, temo, di non riuscire in due giorni a farmi vedere da tutti ma ci proverò.
L'altra scelta che ho fatto stamattina è di lasciarmi aperta la strada del Fashion Design a livello professionale. Intanto perchè l'ho fatto per diversi anni e perchè a livello monetario al momento mi consentirebbe una entrata immediata, si spera, solida e ci si prova, forse e dico forse visti i contratti di lavoro, anche duratura.
Per questo motivo ho deciso di proseguire con le mie gare ad illustrazione mensile, quella di un mese di pattern su instagram ha avuto un discreto successo e oggi raggiungo il ventiduesimo giorno ma dal 7 di marzo inizierò con un mese di fashion design, nell'arco del mese sceglierò tre foto che faranno da moodboard e da queste creerò dei disegni, abiti o accessori su quel tema.
La mia sfida per il 2016 è iniziata bene e proseguirà di sfida in sfida fino a quando non troverò commissioni e committenti validi.
A parte le scelte professionali anche per quelle personali tutto procede al meglio, perchè se è vero che sono persona molto schietta e diretta ho anche coraggio da vendere quindi mi butto e se la fortuna assiste gli audaci e aiutati che dio ti aiuta io sono sulla buona strada per fare il massimo punteggio raccogliendo ogni sfida.
Gente cercate di stare bene, compiere scelte aiuta a capire dove siamo, non farle equivale ad essere morti e non parlarne non le fa sparire ma ci rende grigi come la cenere e voi non volete una vita incolore vero?



























martedì 16 febbraio 2016

E Poi?



Ecco la frase che al momento sta diventando i mio mantra, E poi? La mia nipotina me la ripete ad ogni occasione e nei fatti è importante non solo per poter prevedere ma anche per agire, per scegliere.

Negli ultimi mesi dell'anno ho lavorato molto in tal senso e sto continuando a farlo, lavoro non per cambiare il poi ma per renderlo il più piacevole possibile, lavorare faticare, facendo quello che più mi piace, disegnare.

La concentrazione sul lavoro non mi manca e da come è iniziato l'anno "il poi" è molto più di quello che mi è sembrato di aver seminato l'anno scorso e ciò è entusiasmante se pensate che mi è bastato ripetere a me stessa "lavora sodo, lavora e basta non guardare il giardino del vicino fai solo ciò che ti piace e in relazione a chi un tuo disegno lo compra, lo vuole, lo chiede"

E' bastato questo e tutto si è sbloccato.

Questo e il consiglio di dire più si che no.

Si è includere, dare ma anche ricevere, e i si detti al momento giusto portano anche una illustrazione per un evento assieme ad altri artisti e la richiesta di Gucci di appropiarsi della mia illustrazione.

Quando Gucci mi ha scritto, quasi non ci credevo, selezionata per la campagna #guccigram, una vera e grande soddisfazione, ha pubblicato la mia illustrazione sui profili social, immaginate il mio ego, alle stelle, in contemporanea disegno tutti i giorni, dalle sette alle otto ore al giorno sono immersa fraa matite fogli e pc, mi sto preparando per la fiera di Bologna, in aprile.
Insomma al momento sono molto presa da diversi progetti ecco perchè non scrivo spesso sul blog,

Intanto sto anche curando il mio portfolio e mi sono creata una autosfida con l'ashtag #1monthofpatterns, un mese di patterns, uno al giorno sul mio profilo Instagram , è una gara e un pretesto per disegnare solo pattern da utilizzare come texture e nuove stampe per il mio shop su Society6 ma non mancano i poi, infatti da questa gara mi è venuta un' idea per un libro illustrato.

Spero mi supporteranno mano, occhi, testa e pazienza, al momento non posso dire altro, incrocio le dita e vi saluto.

Buona Giornata Gente.




giovedì 26 novembre 2015

Ashtag Dream

I sogni e i bisogni corrono in rete e il confine fra territorio chi crea sogni e di chi li compra si fa sfocato. 
Quanto di tutto quello che desideriamo e che viene proposto è simile a ciò che desideriamo? Quanto di quello che pubblichiamo tramite social-network è ormai d'ispirazione per le aziende e loro agenzie marketing che ci guardano? 
I sogni e i sognatori è il binomio di sempre per chi fa marketing e pubblicità, chi vende vorrebbe sapere tutto sul suo pubblico di riferimento e con internet ha il metro perfetto, un monitoraggio continuo e costante, dall'altro  c'è chi sogna, usufruisce di internet e vuole sapere tutto dei suoi sogni e nella ricerca si imbatte ed è influenzato da molte cose.
Ormai chi sogna desidera cose diverse dall'era pre internet e per chi analizza è sempre più difficile sondare il mercato, sempre più frammentato ma sopratutto contaminato da segni e tendenze che arrivano da vari ambiti, la parola d'ordine è contaminazione e le masse non sono catalogabili in un solo segmento, ma si muovono i diversi ambiti e segmenti.
L'asticella dei desideri e dei bisogni, anche assurdi, si è alzata ed è impossibile tornare indietro nel grande calderone internet, pur potendo dividere per segmenti e gruppi il pubblico, non si capisce chi ha fatto cosa e da chi o da che cosa sia partita la primordiale scintilla creativa. 
Internet è contaminazione e i nuovi avventurieri marketing lavorano via internet cercando di capire, analizzare, sezionare per poi dare alle aziende il vademecum del perfetto venditore di sogni ma l'impresa è ardua, perchè il mezzo internet è veloce e veloci sono le tendenze che si contaminano fra loro.
Nel magma in movimento delle ispirazioni di molti altri trovano le proprie aspirazioni e i blogger diventano star creative, amatoriali fotoreporter e ricercatori del bello diventano a loro volta ispirazione, non sempre con risultati eccelsi ma pur sempre degni di nota se non altro per il bacino di utenti che seguono quel blogger piuttosto che l'altro.
La questione già osservata e monitorata dai massmediologi è lo spunto che ha fatto riflettere la casa di moda Gucci e il suo art director Alessandro Michele, il quale ammette che ormai fra le ispirazioni e nei moodboard degli studi stile ci sono sempre più spesso foto prese dal web, reference che provengono da nuovi artisti via instagram o fotografi via Facebook o Twitter.
La contaminazione è inevitabile e la rete è la nuova frontiera dei ricercatori di stile.
Gucci ammette che non solo la contaminazione c'è ma che ora è salutare e giusta per il marchio, e nel farlo lancia una sfida, il contest di Gucci aperto via instagram e tramite il sito.
#Guccigram è uno degli ashtag insieme a #GGblossom e con entrambi gli ashtag, tramite instagram, è possibile accedere ad una galleria di proposte creative provenienti da diversi ambiti, legame comune la doppia G e i nuovi disegni blossom sulle borse logo.
Quello che diverte del contest è la varietà di visioni, molte atte a osannare il marchio, altre ad estraniarlo dai soliti contesti, ci sono immagini create da fotografi ma non mancano illustratori e fra questi alcuni sono stati già scelti per la gallery del contest sul sito ufficiale Gucci.
Inutile dirlo ho partecipato anche io, il tema è invitante e mi ha portato a questa la tavola che si intitola #dream, le riflessioni sono quelle che vi ho riportato qui sopra,  mi interessava dare l'idea del sogno e ciò che lo scatena, il tema di contaminazione che implica la scelta del contest e poi l'idea di sospensione del tempo che secondo me avvolge la rete come archivio di ricerca e poi non ultimo anche il marchio Gucci, grande classico intramontabile, forse proprio perchè bifronte, due facce classico e contemporaneo, attento a mantenere e a recepire, ricettore di temi presi dalla rete ne capta le potenzialità divenendo mecenate e perchè no facendosi pubblicità nel rimandare messaggi e nuovi talenti alla ribalta.





mercoledì 18 novembre 2015

Inktober 2015

Come ogni anno e ormai da due o forse tre anni partecipo ad Inktober, che, come molti di voi frequentatori del mio profilo instagram sapranno, è il contest degli illustratori, dura un mese, il mese di ottobre e partecipano disegnatori professionisti e non di tutto il globo, il filo conduttore è l'inchiorsto e i temi sono liberi. 
Per quel che mi riguarda non mi sono scostata dai soliti temi e ne ho approfittato per illustrare anche le sfilate di settembre con le tendenze estive per l'anno prossimo, il 2016.
Ogni giorno un post, quindi un disegno, non ho completato il mio mese, come sempre per me il difficile è coniugare il contest con quello che già c'è da fare per lavoro, ma il bello di questo conviviale confronto via instagram è la varietà e i mondi che ci vengono offerti da disegnatori di tutto il mondo sotto l'hastag #inktober, che spesso spaziano dal fumetto all'illustrazione personale, dallo schizzo veloce a vere e proprie ricerche di caracter design.
Rispetto l'anno scorso, in cui ero concentrata a portare a termine tutti i giorni e per tutto il mese le tavole ho cambiato il mio obiettivo, l'intezione è stata quella di produrre ma in qualità e stile.
Lasciando ad altri la coppa del vincitore e del maggior numero di tavole, per quel che mi riguarda ho deciso di puntare sulla qualità delle immagini proposte. 
Per cui ho iniziato selezionando gli stilisti da illustrare e sul finire del mese ho guardato il mio muro di instagram soddisfatta. 
Finalmente sto giungendo al nocciolo del problema che da lungo tempo ho a cuore, lo stile.
Ci sto ancora lavorando ma sembra molto più chiara ora di un mese fa la via che devo seguire e a far da eco a questa convizione, con soddisfazione è arrivata inaspettata con una notifica e poi due su instagram e poi altrettante via Twitter la condivisione da parte degli stilisti che hanno ispirato alcune tavole del mio contest. 
Il primo Alessandro Dell'Acqua con la sua linea N°21, la sua raffinata ricerca stilstica dei confini uomo-donna trova la sua massima espressione poetica nelle camicie da uomo a righe larghe e colori caldi che diventano abiti femminili questi pezzi hanno stimolato la mia mano ad agire sul foglio con rapidi gesti, il risultato sono le tavole che vedete qui di seguito.
Poi Aquilano Rimondi, un duo creativo formato da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi la loro collezione è segnata da donne forti ma vestite di forme leggere hanno saputo evocare un nuovo classicismo nelle costruzioni in bianco totale con punteggiature dark nelle costruzioni velate di nero.
Con l'inchiosto è stato un attimo far volare il pennello dopo aver visto la collezioni di questi designer italianissimi e che danno lustro al nostro Made in Italy e spero di trasmettere con le mie tavole quella idea di nuovo glamour che mi trasmettono le loro creazioni.




Sopra N°21 by Alessandro Dell'Acqua


Sopra una creazione dalla sfilata Aquilano Rimondi


Sopra particolare da Gucci

Sopra di tre quarti da Celine 


 Sopra particolari, make-up della sfilata di Prada



Sopra dalle sfilate della stagione invernale di Kenzo, Margiela by John Galliano e Valentino al mio sketchbook. 
 Sopra un ritratto di modella con cappello nero.



 Sopra tre studi su Peggy Moffit
Sopra una tavola di caracter design, Fumatrici.


Sopra solo inchiostro nero per un particolare dalla sfilata Louis Vuitton.