martedì 28 giugno 2011

Ritorno all'Ordine.

Il lavoro del designer di moda non finisce mai e quando una collezione finisce, ce n'è un'altra che prende il suo posto.
Le tendenze si rincorrono una dopo l'altra.
Fra le tante quella dei tessuti stampati ad effetto foulard che, ho il piacere di constatare, torna nelle collezioni invernali, sulle passerelle maschili e anche nelle anticipazioni delle collezioni estive dell'anno prossimo, il 2012.
Questo tipo di stampa è proposta da tutti o quasi come leit motiv che differenzia una casa di moda dall'altra, come un marchio di fabbrica o un logo.
Vistose e con una impronta classica le stampe scelte da Riccardo Tisci per Givenchy, Orchidee e grandi foglie tropicali, le quali però sono state piazzate sui capi in un effetto caleidoscopico che ridisegna i profili del corpo un effetto che sarebbe piaciuto a Gianfranco Ferrè.
Infatti alcuni capi proposti da Givenchy e l'impronta dell'immagine data alle modelle ricorda quella del grande maestro.
Alessandro Dell'Acqua con la linea N.21 ha scelto anche lui dei fiori tropicali ma di forma più piccola mescolati con molte foglie verdi a creare una stampa che ad una prima occhiata sembra più un melange, anche qui l'effetto finale è dato dalla mescolanza sulla silhouette di due stampe, una per la parte del busto e una per il sotto, che sia gonna, short o pantaloni.
Mescolanza di pattern per creare un mash-up, mettere, togliere, tagliare e rimescolare, forse anche distruggere come nel caso di Celine disegnata da Phoebe Philo, dove la silhouette viene scomposta tagliata in un puzzle di pezzi dalla diversa cromia e nel caso dei completi stampati la figura è talmente ricoperta di fiori stampati da essere annullata in una unica poltiglia di colori.
anche Balenciaga scompone la figura in pezzi e li rimescola attingendo però a capi che sembrano presi più da un guardaroba invernale che estivo.
Ricordando le passate collezioni, dove la maison proponeva mini abiti e gambe sempre in evidenza in questo anticipo di collezioni la figura femminile risulta molto coperta.
Sicuramente in controtendenza, come sempre, Balenciaga (Nicolas Guesquiere) nelle sue sperimentazioni annuncia quali saranno le prossime tendenze, un ritorno all'ordine, già annunciato dalle sfilate maschili.
Non si può creare senza distrugge sembra essere la tendenza della prossima stagione un nuovo vento, che non è solo politico ma anche e sopratutto sociologico.
La grande ventata di aria fresca si era notata già con le collezioni invernali maschili dove molti stilisti hanno proposto un ritorno alle linee classiche è un ordine non solo apparente, un segnale della voglia di sobrietà che tutti decantano ma che così di netto non si riesce ad attuare.
Per avere sobrietà bisogna pulire, ma nel fare pulizia degli orpelli bisogna tagliare via i rami secchi dei trend che non ci sentiamo di indossare, per questo la via migliore è tagliare e riassemblare.
Giambattista Valli ha creato una collezione di pezzi intercambiabili e in alcune proposte vedo già dei modelli a cui potrebbe attingere Zara.
I pezzi che propone sono semplici, lo stile è dato dalle fantasie e i colori accostati insieme, un pezzo si può sovrapporre all'altro senza pensarci troppo, in maniera casuale.
Tutto questo assemblaggio, mi fa pensare che la strada intrapresa dalla moda, da alcuni anni, aveva appiattito le passerelle in un'unico gusto, ma la prossima estate mi fa pensare bene per il futuro e il torpore mentale in cui si era assopito il mondo forse è finito.
Su una pagina bianca si può scrivere e la sobrietà è la pagina bianca della moda, la maniera per azzerare gli eccessi e ridefinire il proprio stile.
Sobrietà che si nota dal taglio dei capi e dalle modellature pulite ma anche dalle palette di colori e dalla scelta degli accessori.
Le scarpe che abbiamo visto fin ora, con gli altissimi plateau, sembrano quasi scomparse sostituite da scarpe col tacco ma con le piante dei piedi che toccano a terra, o quasi.
E finalmente una donna che riesce a muoversi, senza la costrizione di un piedistallo che la costrige quasi alla staticità.
I segnali ci sono tutti, scomporre, smembrare per poi riassemblare.
Se dalle passerelle maschili emerge la pulizia e una autentica eleganza fatta anche di pezzi dal gusto retrò, giacca e pantalone, dalle linee pulite con uomini sbarbati e pettinati da moderni bohemian, nelle linee femminili ci sarà la stessa tendenza?
Si. Ma per rendere bohemian un abito femminile c'è bisogno di destrutturare e togliere gli orpelli inutili, creando dei pezzi che quantomeno abbiano un'aria casual quasi sportiva, E' quello che hanno ottenuto diversi stilisti e tra gli emergenti, protetto dalla signora Anna Wintour c'è Alexander Wang.
La sua collezione, tipicamente "newyorkese" ha in se tutti i segni della scuola Calvin Klein e similari ma con un accenno alle sue origini più esotiche, nella scelta dei materiali e dei tessuti che lo rendono sicuramente più interessante.
Ordine anche se sei casualmente vestito, e pulizia se sei attratto da tessuti stampati.
Adesso non mi resta che prendere un appunto e se ci riesco vorrei rivoluzionare anche io qualcosa, intanto faccio ordine nel piccolo e traboccante armadio di casa mia, cercherò di fare pulizia, con la voglia di avere più abiti stampati e capi da mescolare attendo fiduciosa i saldi ormai prossimi.


^ Givenchy


^ N.21 - Alessandro Dell'Acqua


^ Celine


^ Balenciaga


^ Giambattista Valli


^ Alexander Wang

1 commento: