La collezione invernale di Lanvin è la giusta prosecuzione delle collezioni precedenti ed è anche una delle più complete per capire quali sono le tendenze di stagione.
Per alcun marchi è difficile mantenere, la suggestione, il tema da cui traggono ispirazione, riescono a trattenere l’atmosfera solamente mantenendo i capi pressoché invariati nella forma e nel colore risultando, però, monotoni.
Per Alber Elbaz non è così, il suo processo creativo è simile a quello di uno scultore che, ad ogni materiale, cambia approccio mantenendo chiaro in mente il suo ideale.
Da sempre la sua donna ha un’animo dark e in alcuni capi lo è in maniera manifesta, in altri, che considero note vivaci di una stessa partitura, ripulisce la figura dalla tipica punteggiatura decorativa Lanvin e opta per una soluzione monocromatica che sottolinea ed evidenzia l'aspetto sartoriale.
Questa parte della collezione produce un piacevole effetto “Color Blocking”, che piacerà sicuramente alla clientela americana poco attratta dal decorativismo, a volte estremo, della moda europea.
I capi in questione hanno comunque un’animo dark determinato dalla scelta cromatica che investe ogni silhouette, ogni uscita ha una sua luce, quasi un flash, un raggio colorato che la impressiona sull’iride abituata al buio.
E’ un’ombra luminosa che persiste nell’occhio, una sagoma di donna tono su tono.
I colori sono quelli pastosi e opachi di una tempera, le tonalità , probabilmente, sono prese in prestito dalle insegne luminose di un night club, da cui sembrano appena uscite o in procinto di andarvi tutte le modelle sulla passerella.
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