mercoledì 2 settembre 2015

Post dal Tavolo | Nadja Auermann

Non smetto di disegnare mai anche quando ho commissioni e altre facende, cerco sempre di ritagliare un pò di tempo al disegno, anche se fatto con pochi materiali e nell'arco di tempo in cui si cuoce il sugo e la pasta. 
Potendo scegliere vorrei essere a Parigi in una di quelle pittoresche vie del Marais o in uno studio nel Marais, ma vivo a Roma in un piccolo appartamentino in periferia e come tale devo destreggiarmi fra spazio fisico e mentale perchè dalla matita esca qualcosa di buono per fortuna che qualche volta mi viene in aiuto la fotografia.
Non faccio questo esercizio sempre però è uno di quelli che mi aiuta a sciogliere la mano quando sono stata ferma per un periodo breve.
La mano e l'occhio vanno allenati a gioire insieme e per me uno degli esercizi migliori è prendere una foto e cercare di trarne qualcosa, un cenno, una somiglianza o lo spirito che l'avvolge con la sua luce.
Questa volta mi è venuto in soccorso Peter Lindbergh con il suo profilo instagram non smette di estasiarmi. molti degli scatti che pubblica li ho amati attraverso Vogue Italia, altri sono nuovi nessuno però mi delude sopratutto se voglio fare un bell'esercizio a matita, in questo caso ho usato matita e acquerello mentre mi destreggiavo fra il tavolo da disegno e i fornelli.
Sono sempre stra-critica in fatto di miei disegni, a questo secondo me manca ancora un pizzico di glacialità alla Nadja Auermann e quella visione dark ma naturale tipica delle foto di lindberg, però ho amato perdermi con il pennello in quella fosse scure fra gli occhi e credo di aver colto l'acquosa vitalità degli occhi, devo dire che tutto sommato sono soddisfatta in fondo non cerco mai di fare il reale, non mi interessa per quello c'è già la fotografia, vorrei cogliere qualcosa che non si vede, una scintilla, l'allure che emana una foto come questa, non so se ci sono riuscita, lascio decidere a voi.
Buona Giornata Gente.





Nadja Auermann


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