Ad ogni piccolo piacere, corrisponde una nota dolente, quel punto storto della giornata che fa capolino nella fila alla posta o nel portare avanti pratiche noiose e iter lavorativi ripetitivi, per non parlare del disagio che stiamo vivendo.
L'importante non perdere le staffe, non farsi sopraffare dalla noia e credere in ciò che si fa.
Seeee bravaaaa! clap clap...applausi! A parole sembra facile ma nella realtà è tutt'altra cosa.
Cosa fare? Cambia il punto di vista applicalo a quello che stai facendo, funziona montare su un tavolo o una sedia, scegliere di ascoltare una musica diversa, scegliendo random fra le stazioni radio, aprire a caso un libro e meditare sulla prima frase che capita sotto gli occhi, pescare a caso nel cassetto la maglia da mettere oggi.
Sono salita sul tavolo e ho visto sulla libreria un libro che pensavo fosse perso, Banana Yoshimoto, H/H, l'ho aperto a caso e ho letto:
"Tutti quando parlano di fantasmi dicono: Che paura! Che paura! Ma a me fanno più paura i vivi"
Alla radio tre frequenze più in là, una canzone....
Dal cassetto ho pescato una maglia verde e dal taccuino sul tavolo spunta lei...
Capisco che c'è un filo conduttore, non so se lo ho descritto bene nel post ma spero di trasmettervi la visione, il piccolo piacere che mi aiuterà ad andare avanti in una giornata che prevedo serena ma uggiosa.
Buon Proseguimento Gente!
mercoledì 29 febbraio 2012
Magical Thinking | Tim Walker for W | Marzo 2012
giovedì 23 febbraio 2012
W | GOOD KATE, BAD KATE | fotografo Steven Klein
Nel numero di W - Marzo 2012, Kate Moss versione angelo o diavolo, fotografia Steven Klein, Styled Edward Enninful,Hair stylist Paul Hanlon at Julian Watson Agency, makeup Val Garland at Streeters London.
In Copertina versione angelo pizzo Vera Wang, abito Erdem e in versione diavolo abito Gucci.
In Copertina versione angelo pizzo Vera Wang, abito Erdem e in versione diavolo abito Gucci.
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mercoledì 22 febbraio 2012
La Crisi | Albert Einstein | 1955
“Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa.
La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura.
E’ dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.
E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza.
Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di ciò dobbiamo lavorare duro.
Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”.
La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura.
E’ dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita.
Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non ci sono meriti.
E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza.
Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.
Invece di ciò dobbiamo lavorare duro.
Terminiamo definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”.
lunedì 20 febbraio 2012
P.P.
E' sempre un Piccolo Piacere quel pattern che ritorna, quel disegno che riesce, in un fil rouge quasi invisibile di una coerenza fatta di scelte diverse e diverse visioni a servizio del bello.
Nonostante i primi sguardi, ostici, vedere che poi la visione d'insieme comunque funziona e forse riuscire a trasmettere un' atmosfera, un concetto, un delirio.
Nonostante i primi sguardi, ostici, vedere che poi la visione d'insieme comunque funziona e forse riuscire a trasmettere un' atmosfera, un concetto, un delirio.
martedì 14 febbraio 2012
Regole ed Eccezioni.
Buon San Valentino Gente!
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lunedì 13 febbraio 2012
Belli e Dannati.
Quante volte sono stata attratta da persone ambigue? Parecchie volte.
Il fascino e l'ascendente che hanno su di me è dato solo dal fatto che spesso, non sempre, sono persone perdute, anime dannate, in un certo senso perse e quindi pericolose.
E se il suddetto è anche bello o semplicemente beloccio, potete biasimarmi? Il fascino del bello e dannato chi non lo ha subito?
Penso a tutte quelle figure che, sono affascinanti, per il solo fatto che sappiamo essere in lotta con se stesse, con qualcosa a noi ignoto o ancor peggio con la morte.
Sapendo che forse perderanno, non senza combattere, e per questo non potete fare a meno di esserne attratti.
Che siano personaggi storici o di fantasia, di loro, i belli e dannati, le anime perse, ci piace quel che ritroviamo, e riconosciamo di noi stessi,o che vorremmo avere, quella attitudine da guaritore o da crocerossina, protettiva e salvatrice.
Vorremmo il ruolo, da protagonista, di quella che è riuscita a fare il miracolo della redenzione (almeno sul piano etico e sociale) nella vita di una anima dannata.
Pensiamo che se riusciamo a far innamorare di noi un bello e dannato siamo le persone più fortunate del mondo, perchè abbiamo salvato "il reietto".
Per questo ci piacciono eroi negativi, fascinosi ma pericolosi, pericolosi per se stessi e per gli altri.
Pensando ai vari clichè della moda e del costume, il bello e dannato è quello che ha ispirato le figure più affascinanti della storia e ha segnato e segna buona parte della letteratura, spesso caratterizzando l'epoca, la tendenza e lo spessore del vissuto romantico di una società.
Gli anni '80, del novecento, non hanno mai creato dei veri belli e dannati come nel decennio seguente.
Dal 1990 vengono rivalutati i canoni di bellezza decadenti che hanno portato, per esempio, nella musica a ripescare certe sonorità del passato e nella moda al gusto per il revival, segnando i canoni estetici che sono su molte passerelle e in strada ancora oggi.
Questi anni, quelli che stiamo vivendo, sono l'ulteriore cambiamento sulla scia di quel decennio, una ulteriore decadenza che sta trasformando l'eroe, bello e dannato degli anni '90 e primmo decennio 2000, portato oggi all'esasperazione in un filone neogotico che ha molto a che vedere con l'aria sospesa e il senso di precario equilibrio che stiamo vivendo.
Se negli anni '90 l'aria sospesa di quel decennio ha generato dei trend che si aggrappavano al passato in questi anni ancora di più e con la "decantata" crisi l'aria si è fatta gotica.
Non so voi ma io vedo la situazione attuale come una stanza con una fievole luce e dalla porta aperta attigua una stanza grande buia, nera, sul fondo di questa un'altra porta e un'altra stanza ma questa volta illuminata. Dall'altra parte il cambiamento e come recita una nota pubblicità, nulla è più certo del cambiamento.
Allora è meglio affrontarlo con un certo stile e savoir faire che si intona alla situazione.
Belli e dannati, Oscuri e quasi gotici, ma senza dubbio elegantissimi gli uomini secondo Prada.
Sono pronti ad attraversare questa epoca, oscura, con panciotti e completi maschili che richiamano alla mente uomini reali o immaginari e con un fascino di altri tempi, talvolta con un'ombra sul volto, un fascino misterioso e a tratti pericoloso.
Alcuni di loro ricordano il Dracula di Stoker in particolare quello cinematografico interpretato da Gary Oldman, che guarda caso è anche modello nella sfilata e testimonial della campagna pubblicitaria oppure il protagonista de "L'Età dell'Innocenza" interpretato da Daniel Day Lewis.
Ritratti maschil, uomini della classe ricca e borghese, ma che ambiscono ad elevarsi a nobiluomini o quanto meno a dandy o artisti di rinomata fama, la mia mente va ad Oscar Wilde e certi volti ritratti da Giovanni Boldini.
Sono chiari i richiami alla ritrattistica di maniera di fine ottocento e inizio novecento con tanto di tappeto rosso citazione delle tipiche camere rosse dette anche smoking room.
Queste erano le stanze della casa borghese, fine '800 e inizi '900, solitamente adibite come stanza per fumare, per ricevere visite e trascorrere ore di svago, erano tappezzate spesso di rosso, arredate con camino, divani, pianoforte e bella esposizione di collezione d'arte e oggetti rappresentativi dello status del padrone di casa, e sulla passerella gli uomini disegnati da Prada sono padroni di se, alcuni belli e altri anche dannati comunque figure che non si può fare a meno di ammirare.
Sopra due immagini dal Film "Dracula" di Francis Ford Coppola
Foto dal Film "L'Età dell'inncenza"
Sopra ritratto di Giovane donna al pianoforte.
Sopra ritratto di un Dandy di Giovanni Boldini
Autoritratto di Carl Larsoon
Sopra un ritratto di giovane uomo di Sargent
Sopra quadro di Giovanni Boldini,
ritratto di John Singer Sargent
detto anche "L'uomo Dallo Sparato"
Sopra immagini e campagna pubbliciaria Prada uomo F/W 2012-13.
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lunedì 6 febbraio 2012
M-A-D-O-N-N-A
Performance della divina alla cerimonia inaugurale Super Bowl 2012, gli abiti sono stati curati dalla Maison Givenchy alias Riccardo Tisci.
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LANVIN | Spring Summer 2012 | Ad Campaign
Steven Meisel fotografo della nuova campagna pubblicitaria Lanvin Spring/Summer 2012.
Testimonial dela campagna i modelli Johannes Schulze, Angus Low, Aaron Vernon, Othilia Simon, Aymeline Valade e Marte Mei van Haaster.
Testimonial dela campagna i modelli Johannes Schulze, Angus Low, Aaron Vernon, Othilia Simon, Aymeline Valade e Marte Mei van Haaster.
venerdì 3 febbraio 2012
PANTONE N° 17-1463 | Tangerine Tango ovvero ARANCIONE
Per noi Arancio, Tangerine Tango per La Pantone, leader del settore colore,e e preannunciando mesi prima quali saranno le tendenze a livello mondiale per tutti i settori creativi che vanno dal design alla pubblicità e perfino le aziende automobilistiche e nelle tinture edili.
Non dimenticando che per La PAntone in un recente passato hanno collaboratoanche nomi noti della moda come Alber Elbaz.
Arancio tangerino è quello ripreso da un frutto, ibrido di arancia e mandarino.
Era da un pò che l'arancione tentava di rivenire fuori ma senza dei degni compari (colori) non ci sarebbe riuscito, si accosta bene alle tonalittà neutre che vanno dai beige al rosa cipria, con il nero e il bianco è graffiante e grafico, nei tessuti cangianti o metallici, compresi i materiali da ricamo diventa dorato e prezioso.
Su materiali come la pelle richiama subito un classico della selleria Hermes, e se i materiali sono plastiche e vinili richiama il design e l'allure pop della moda anni '60.
In ogni declinazione nessuno degli stilisti ha rinunciato a cimentarsi con questo colore che come vedete si presta bene anche per abiti leggeri.
Io non sapevo che si chiamasse arancio tangerino per me era l'arancio di Gae Aulenti, architetto e designer nonchè grande estimatrice di questo colore.
Comunque era da un pò che non lo si vedeva sulle passerelle e in tempi di crisi fa bene vedere un colore così energetico e vitale, forse ci tirerà sù a primavera, dopo un inverno rigido sotto tutti i punti di vista.
Sopra due proposte Alberta Ferretti.
Sopra Alexander McQueen
Sopra Blumarine
Sopra Balenciaga
Sopra Hermes
Sopra Prada
Sopra Haider Ackermann
Sopra Elie Saab
Non dimenticando che per La PAntone in un recente passato hanno collaboratoanche nomi noti della moda come Alber Elbaz.
Arancio tangerino è quello ripreso da un frutto, ibrido di arancia e mandarino.
Era da un pò che l'arancione tentava di rivenire fuori ma senza dei degni compari (colori) non ci sarebbe riuscito, si accosta bene alle tonalittà neutre che vanno dai beige al rosa cipria, con il nero e il bianco è graffiante e grafico, nei tessuti cangianti o metallici, compresi i materiali da ricamo diventa dorato e prezioso.
Su materiali come la pelle richiama subito un classico della selleria Hermes, e se i materiali sono plastiche e vinili richiama il design e l'allure pop della moda anni '60.
In ogni declinazione nessuno degli stilisti ha rinunciato a cimentarsi con questo colore che come vedete si presta bene anche per abiti leggeri.
Io non sapevo che si chiamasse arancio tangerino per me era l'arancio di Gae Aulenti, architetto e designer nonchè grande estimatrice di questo colore.
Comunque era da un pò che non lo si vedeva sulle passerelle e in tempi di crisi fa bene vedere un colore così energetico e vitale, forse ci tirerà sù a primavera, dopo un inverno rigido sotto tutti i punti di vista.
Sopra due proposte Alberta Ferretti.
Sopra Alexander McQueen
Sopra Blumarine
Sopra Balenciaga
Sopra Hermes
Sopra Prada
Sopra Haider Ackermann
Sopra Elie Saab
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