venerdì 9 marzo 2012

Carmilla le Vamp e le Femme Fatale

Carmilla è un personaggio letterario nato dalla fantasia dello scrittore Joseph Sheridan Le Fanu, L'omonimo romanzo, pubblicato nel 1872, è la prima apparizione letteraria di un vampiro in versione femminile e precede di 25 anni il Dracula di Bram Stoker, il quale, si dice abbia attinto dalla fascinosa vampira per creare il più celebre dei vampiri.
Giovane, pallida ma di eleganti movenze, Carmilla è l'incarnazione della donna fatale ottocentesca, fatale equivale a mortale, pericolosa per se e per gli altri.
La Femme Fatale nasce parallelamente alla donna angelo, che altro non è che l'altra faccia della medaglia, non meno pericolosa della prima, la donna angelo è vittima inconsapevole del suo fascino e generalmente viene salvata dalla sua purezza d'animo grazie alla "provvidenza"(manzonianamente parlando) che le invia un'uomo caparbio che la salverà non prima di aver passato le pene dell'inferno.
Queste figure di donna hanno influenzato e dato vita a molti personaggi di romanzi e opere liriche ma sono sopratutto le donne dai dissoluti costumi ad avere maggiore ascendente sulla fantasia dei romanzieri.
Donne "scostumate" secondo la morale dell'epoca che spesso finiscono vittime dei propri raggiri, in povertà, malate e morte dopo lunghe dolorose malattie.
Il 1900, la rivoluzione industriale gìà avviata, l'invenzione delle pellicole cinematografiche e i nuovi conflitti mondiali portano le donne nella vita reale ad una consapevolezza.
Esse stesse possono ridisegnare il proprio profilo e la propria immagine, sono le artefici del loro destino e della loro fortuna e non solo e unicamente materia da plasmare a piacere e somiglianza degli ideali maschili.
Questa nuova consapevolezza porterà, la donna ad avviare un lungo viaggio verso l'emancipazione in atto ancora oggi e che si modifica col cambio dei connotati della femme fatale e quindi della morale.
Il concetto di femme fatale attraverso il '900, subisce diverse metamorfosi, da ideale diventa reale anche grazie alle Vamp, che nascono proprio sul grande schermo con le attrici che interpretano le creature dei romanzi gotici e non ultimo quello di Le Fanu.
Dallo schermo ben presto le vamp vengono emulate dalle donne, diventando moda e stile.
Forte dei secoli di storia e delle narrazioni che si porta dietro, l'archetipo della donna fatale sembra rafforzarsi ad ogni cambio di secolo e la Vamp, diminutivo di Vampire, Vampiro, torna a stuzzicare la fantasia dei creativi.
Se le ultime apparizioni del Conte Vlad sulla passerella non vi fossero bastate sappiate che molti stilisti per il prossimo inverno hanno pensato al suo corrispettivo femminile.
Già sulla passerella di Lanvin, della primavera estate 2012, avevamo visto creature fatali dai serpenti avvinghiate e riportano alla mente le seduttrici sensuali e infernali di Franz Von Stuck.
La passerella estiva di Miu Miu incedono fanciulle coperte di pizzi e vestite come bambole fai da te, patchwork.
Dalla apparenza innocua le fanciulle indossano però scarpe a punta e nastri neri come allacciature, lo sguardo da gatte rosso acceso conferisce loro lo sguardo torvo di una donna pericolosa.
Sulla passerella di Givenchy i richiami alle nobili origini del fondatore sono evidenti nei capi di vestiario che richiamano la cavalleria, stivali e pantaloni da amazzone, si mescolano alle proporzioni delle maniche chimono e delle gonne a ruota ma di pelle. Il rigore del nero che fa anche da sfondo alla passerella accentua il candore dei volti.
Il make up è pesante, toni bruni fino al nero, occhi fumosi e labbra scure accentuano il carattere del personaggio sulla passerella una nobildonna, padrona di se forse fatale viste le stelle a cinque punte che decorano abiti leggeri indossati con collari e lunghi guanti di pelle nera.
Il più nobile dei pellettieri fiorentini, Gucci, ha in Frida Giannini il più bravo esecutore dei desideri delle clienti.
Il modello di donna è simile a quello di Givenchy ma con più evidenti e forti richiami alla donna animale.
Amazzoni con lunghi mantelli, che seducono nei pantaloni portati con stivali altissimi e camicie leggere, nude look.
Anche le stampe si tingono di nero, appena si intravedono con l'ondeggiare delle vesti lunghe che volteggiano come falene notturne.
Il make up novità di Gucci sono le sopracciglia decolorate che annullano lo sguardo delle modelle, le quali comunicano solo con le labbra.
Bocche evidenti rosso amaranto somigliano alle belle fauci degli esseri eterei e fatali dei romanzi gotici, un bell'animale che si veste di pellicce, velluti, imprimè a motivi animalier e anche piume scure come quelle di rapaci notturni.
La lunga chioma sciolta, sottolinea la magra figura e ondeggia ad ogni passo, appena annodata con due ciocche che vanno dalle tempie alla nuca, ricorda molto quella della donna angelicata nei ritratti preraffaelliti.
Donna angelicata e donna animale, si mescolano creando uno stile rigoroso in alcune parti e in altre audace l'effetto finale assolotamente desiderabile.






Sopra due opere di Franz Von Stuck








Sopra tre foto dalla sfilata di Givenchy e video della sfilata







Sopra alcune foto tratte dalla sfilata Gucci e video della sfilata.

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