domenica 17 giugno 2012

Persone Che Mi Ispirano | Norman Parkinson

Parks per gli amici e una carriera, da fotografo, lunga cinquantasei anni, dagli anni trenta al 1990 anno della sua morte.
Ha rivoluzionato la fotografia di moda collaborando per i più prestigiosi magazine Harper's Bazaar, Vogue, Queen, Town & Country, Life.
Norman Parkinson era un vero gentleman inglese, un signore dall'aria aristocratica e una fisicità da granattiere, portava i baffi ed aveva un debole per i completi sartoriali in tessuto chiaro che indossava impeccabilmente con l'immancabile cappello ricamato.
Aveva il fascino del dandy che contribuì a renderlo famoso nel jet-set tanto quanto i suoi scatti.
Il suo contributo visivo ha rivoluzionato la fotografia di moda e a tutt'oggi è un punto di riferimento per i fotografi di moda.
Grazie al suo carattere esuberante inventò l'Action  Realism,  che consisteva in uno stile fresco e pieno di Joie de Vivre, in cui i soggetti, le modelle specialmente, vennero ritratte in contesti realistici e all'aria aperta.
Fino ad allora i fotografi di moda prediligevano lo stile in bianco e nero, i luoghi chiusi, luoghi come palazzi rococò e dimore di altri tempi, Norman Parkinson preferì il colore e i luoghi reali e al passo con i tempi e del ruolo della donna in una società che stava cambiando.
Nelle sue foto non mancano spunti dalla vita reale come a quella fantastica ed esotica, le sue modelle sono ritratte in strada, sulla terrazza in cima ad un grattacielo o in luoghi particolari come in cima ad una gru o fra i minatori.
Aveva come tutti i veri artisti una musa, Wenda Rogerson, che sposò e ritrasse in numerose foto, fra le più famose quella in sella ad uno struzzo.
Fu un'abile e sensazionale ritrattista del suo tempo, tanto da essere chiamato anche Buckingam Palace e ad essere più volte artefice di celebri ritratti citati ancora oggi da fotografi di tutto il mondo, fra i tanti quello con i Beatles o quello di Jerry Hall e Antonio Lopez.
Lo stile fotografico di Norman Parkinson prediligeva il colore al contrario di molti fotografi a lui contemporanei e fu grazie al colore che potè esprimere al meglio quella vita all'aria aperta, gioiosa e vibrante che rivoluzionò le immagini sulle riviste e al contempo la visione della donna, non più relegata in ambienti chiusi e anacronistici, ma viva protagonista della propria vita.

Copertina Vogue, 1956

Sopra Norman Parkinson autoscatto del 1967 









Vogue, Jerry Hall, Maggio 1975

The Beatles

Audrey Hepburn

Sopra Jerry Hall e Antonio Lopez

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