mercoledì 13 giugno 2012
Questo è l'Ombelico del Mondo
Ogni volta che sento suonare i tamburi, ho un tuffo al cuore, mi scuotono ma allo stesso tempo rimango ipnotizzata. Che dire poi della figura del tamburino? O dei percussionisti in genere? Io li trovo sempre belli e si lasciano guardare volentieri, niente di più bello di un tamburino in pieno ritmo, anche e soprattutto quando è nel pieno dello sforzo e della concentrazione. La figura del tamburino è molto antica e nei secoli ha rappresentato le truppe in guerra, oltre ad essere col suo ritmo messaggero dei vari aspetti della vita sociale, relegato infine alle sole parate militari e in ogni parata storica oltre che nelle feste popolari. E' stato dipinto in numerose fogge e rappresenta a tutt'oggi il ritmo di molte culture tribali e non, nel mondo. Il suo fascino credo lo debba alle numerose valenze simboliche, nelle pellicole cinematografiche di guerra è spesso il primo a cadere in battaglia, suona fino alla morte e questo gli conferisce un aspetto romantico, nella musica è quello che veicola i sogni, che stimola i sensi, nei ritratti è fiero vessillo di un'epoca che non c'è più e di un mondo poetico fatto di simboli e di bandiere. Nella musica moderna il tamburo è il protagonista dei ritmi più travolgenti e se devo scegliere fra un chitarrista e un batterista, sinceramente di chitarristi ce ne sono molto belli ma le braccia nervose di un batterista non si battono. Lasciamo da parte questi commenti da Groupie a voi la scelta del tamburo preferito, dal più modesto tamburo da parata storica a quello giapponese, da quello irlandese al più incredibile dei batteristi, io li adoro tutti purchè siano ritmi decisi e travolgenti.
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