giovedì 8 settembre 2011

Guardaroba Basic.....Instinct.

Gira e che ti rigira la crisi fa brutti scherzi e gli stilisti si affidano a clichè più o meno datati per creare le atmosfere che gli sono più congeniali.
Vi ricordate Basic Instinct? Catherine Tramell? Il personaggio interpretato da Sharon Stone?
E' tornata!
Si al momento solo su alcune passerelle e in qualche flash di sfilata ma il riferimento al personaggio è chiaro.
E' chiaro anche a che periodo si ispirano alcuni stilisti, gli anni '90, che occhiegiavano a loro volta ai sessanta/settanta.
E' comunque un revival secondo voi? Trattandosi di un passato abbastanza recente questa immagine di donna forse non si è mai estinta? Quel tipo di donna che era di ispirazione a Jil Sander e a Tom Ford quando disegnava per Gucci.
Ora mi chiedo se quel tipo di donna è mai arrivata a vivere nelle strade?
Lei è quel tipo di donna che dalle pubblicità occhieggiava in sbiego in una ambientazione asettica con indosso capi lineari e talmente sobri da essere basici, ma le cui costruzioni erano talmente particolari che poi così semplici, almeno nella costruzione, non erano.
Una costruzione sul dettaglio, cosi precisa da rendere preciso anche il carattere di chi indossa quell'abito, una donna sicura di se che non si lascia sopraffare dal'abito o dalla griffe, talmente sicura da risultare fredda.
Quel tipo di donna che ti gela in un solo sguardo e infatti sono rimasta gelata quando da alcune sfilate, il riferimento a quella moda e al personaggio di "Basic Instinct" è talmente forte che mi sono domandata se sia una vera tendenza o un'escamotage in tempi di crisi.
Di certo è una moda (ad effetto) di non facile attuabilità a meno che non si buttino via tutti i vestiti dall'armadio.
Sembrano averlo fatto le modelle della collezione Max Mara tanto da non lasciare al caso nemmeno acconciatura e trucco.
Anche la cartella colori è in perfetto stile Catherine Tramell.
Stessa cosa in alcuni capi di Stella McCartney dove però il gioco di colori è netto e sottolinea la costruzione del modello.
Abili della stilista inglese sono basati su astuzie che torneranno utili alla clientela più in "carne".
La collezione Gianfranco Ferrè è talmente sobria, rispetto ai canoni del marchio, da sembrare quasi una collezione di passaggio.
Se non fosse per alcuni capi ricamati e con molti strati di materiali sembrerebbe che Catherine sia passata anche lì, riproducendo se stessa anche nel trucco e l'acconciatura delle scene più sexy, c'è comunque un forte richiamo alla pulizia degli agli anni '60, anche se alcuni capi ben vestirebbero il personaggio di Sharon Stone.
Riassumendo manca solo un ignaro maschio, la location con il tanto temuto rompighiaccio nascosto sotto il letto.
E poi? Come andrà a finire? Come per il film anche qui il finale lascia dei dubbi sulla attuabilità di un total look "Basic Instinct".










Sopra Sharon Stone e Michael Douglas in alcune scene del film "Basic Instinct" uscito nel 1992 con la regia di Paul Veroheven, fotografia di Jan de Bont che aveva collaborato negli anni '80 con i registi: Ridley Scott, Joel Shumacher, John McTieman e Richard Donner.




Sopra tre foto Gucci by Tom Ford, 
campagna pubblicitaria A/I 96-97,
fotografo Mario Testino, modella Giorgina Grenville.



Sopra due foto della campagna pubblicitaria Jil Sander A/I 1995, Fotografo Craig McDean, modella Amber Valletta.




Sopra tre modelli per l'autunno inverno Stella McCartney.
Sotto tre modelli dalla passerella Max Mara.




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