giovedì 26 novembre 2015
Ashtag Dream
mercoledì 18 novembre 2015
Inktober 2015
lunedì 19 ottobre 2015
Sfogliando
Celine dice tutto con una scarpa, in cui convive lo spirito dimesso dei peggiori anni '70 nella forma e il dettaglio finto ricco citazione o versaccio allo stile anni '80.
Ehi guarda cosa mi appare sulla stessa rivista 'Questa è la mia faccia sexy' dice Diesel e in due pagine di cui la più importante, a destra, è affidata alle parole, l'immagine di una ragazza al naturale è a sinistra, una bellezza spettinata, forse vera? Lontana dalla perfezione che è sulle riviste. E se la moda ci rimanda questa immagine noi piace?
Cosa scegliamo di essere?
Virtuali? O Reali? O finti reali per i social?
Forse vogliamo essere tutto insieme?
mercoledì 14 ottobre 2015
Decluttering Decluttering Decluttering
Analizzando marchi famosi ho visto che in proporzione ho più apprezzamenti io con relativamente pochi follower di chi ha svariate K (migliaia) a seguirlo.
martedì 13 ottobre 2015
Il tempo è relativo
mercoledì 2 settembre 2015
Post dal Tavolo | Nadja Auermann
Nadja Auermann |
martedì 1 settembre 2015
Post dal Tavolo | Devon Aoki
Da qualche tempo sto provando a cercare uno stile ben definito ma non è facile sapete sopratutto quando si è concentrati o deconcentrati a fare altre cose.
Attualmente mi sto esercitando al ritratto che forse non è tale visto che lo faccio da foto ma provare non guasta sopratutto per riprendere possesso degli attrezzi dopo una quindicina di giorni di relax totale.
La testa è altrove forse è per questo che Devon Aoki l'ho ritratta con i capelli rosa.
Mi piacerebbe rivederla così magari per le prossime sfilate chissà, magari.
La foto che vedete qui sotto viene dal mio profilo Instagram che per tutti quelli che non lo sapessero è a tutti gli effetti il mio migliore alleato sopratutto in fatto di post veloci e divertente da usare, ormai ha quasi sostituito il mio blog però non dimentico di venire a vedere se qualcuno di voi mi viene a trovare anche nella pagina Facebook ed è per questo motivo che sto cercando di riprendere a scrivere qui perchè molti di voi mi cercano e altri si sono uniti alla mia follia e vi ringrazio tutti con la promessa di non lasciare senza post questa pagina che come vedete ha subito un restauro, spero che vi piaccia.
Buona giornata Gente. |
Devon Aoki |
lunedì 31 agosto 2015
Les Coquettes.
Coquette (donna) civetta | (teatr.)jouer les rôles de — (o jouer les coquettes), recitare il ruolo di amorosa |jouer les (grandes) coquettes, (fig.) fare la civetta, civettare.
Coquette 1890 circa. |
Coquette 1900 circa. |
Coquette 1920 circa. |
lunedì 20 luglio 2015
Ciao Elio Fiorucci.
Mi arriva ora la notizia che Elio Fiorucci muore a 80 anni, per me un colpo al cuore, ho passato ore nei suoi negozi a fare i conti con la sua creatività e gioia di vivere, perché i suoi negozi emanavano proprio questo, gioia di vivere, con lui se ne va un mondo colorato, patinato ma sopratutto ironico, forse l'unico insieme a quello che fu del Re Franco Moschino. Elio Fiorucci era veramente ironico e non solo per essere contro, chi ha visto sue interviste può constatarlo, era un uomo che della sua generazione rigettava gli stereotipi della cosiddetta intellighenzia modaiola , con lui se ne va il più ironico e sopratutto eterno sognatore e bambino degli anni 80, un visionario che negli anni rampanti dei paninari e degli yuppies ha saputo cogliere l'ironia grottesca di un' epoca rigettando gli schemi e gli status e facendo del proprio cognome prima un negozio forse il primo in italia a potersi chiamare concept store e dando vita a quello che per lungo tempo sarebbe stato un punto di riferimento per i modaioli e non.
Si perché tutto quello che di più divertente e scanzonato conoscete degli anni '80 è uscito dal suo ingegno e se non era suo ne è stato il maggiore sostenitore e distributore tramite i suoi punti vendita dove grande pubblico e l'intellettuale non potevano non entrare., Già il nome Fiorucci era un gioco e si fondeva e prestava ai temi grafici e unisex delle grafiche e nei vari mood con una visione del mondo a metà fra fumetto e design, fra arte e produzione in serie che nei suoi negozi non mancava mai di stupire i visitatori a partire dalle vetrine, che erano veri e propri quadri o con allestimenti inusuali e azzardati come vestire le pareti di fiori o di milioni di luci al neon, non mancavano le ininiziative divertenti, come quella della raccolta figurine Fiorucci con tanto di album o la stupenda iniziativa di coinvolgere gli illustratori per creare un calendario o un'agenda, oppure il cambio di busta illustrata ad ogni stagione che nell' arco di poco tempo era ambito accessorio da portare ovunque.
La sua straordinaria capacità di cogliere le tendenze partendo dalla strada ha fatto di Elio Fiorucci l'antesignano del coolhunter, ossia il cacciatore di tendenze, infatti definirlo stilista o imprenditore è riduttivo, il suo intuito da grande osservatore dei fenomeni di strada e di massa hanno contribuito a creare con il marchio Fiorucci e le sue campagne pubblicitarie quello che di apprezzabile ricordiamo degli anni ottanta come l'idea di mescolare stili e mondi e anche di spingere l'idea di moda a qualcosa di più vicino al design e all'arte pur essendo prodotta in serie.
Il suo pubblico era eterogeneo e nei suoi negozi si recavano giovani appartenenti ai gruppi più disparati e in esso entravano, come si diceva ai tempi, duraniani e spandau, i boy di George e i più avanguardistici alla depeche mode.
Il mondo Fiorucci li riuniva tutti e nei suoi infiniti colori ognuno trovava la sua sfumatura portando ad ogni acquisto una innovazione che poi sarebbe avvenuta in strada e proprio in strada Elio Fiorucci andava a vedere come la creatività e i nuovi mondi, anche musicali influenzano le mode, gli piaceva scoprire come i suoi prodotti venivano interpretati. Non era difficile incontrarlo in metro a Milano e nel tragitto vederlo sorridere e scrutare i suoi compagni di viaggio, io stessa l'ho incontrato e mi piace ricordarlo così, sereno fra la gente che corre in metrò con ancora in volto quel sorriso.