Il rosso è declinato in tutte le sue sfumature e in tutte le sue possibili varianti stampate e a tema floreale.
Per quanto riguarda struttura e sartorialità Giambattista Valli guarda al passato e alle linee sartoriali della Haute Couture degli anni '50 e '60, alcuni pezzi citano le creazioni di Roberto Capucci.
Dove la silhouette si fa più gonfia con le gonne a corolla e le stampe floreali sfumano nel bianco diventando rosate, il richiamo all'era romantica e le ballerine di danza classica è quasi naturale.
Il filo conduttore della collezione sono i Volant anche quando la collezione sfuma dal rosso scuro al verde fino a sporcarsi di colori più chiari come il giallo e pennellate di bianco.
Parlo di pennellate perchè, guardando in sequenza gli abiti, sembra che Giambattista Valli abbia lavorato alla collezione un'artista lavora ad una composizione, ha lavorato per ricreare un'insieme armonico, cui si arriva sperimentando e stratificando segni e colori, proprio come fanno i pittori.
Quello che rimane, distolto lo sguardo dalla passerella, sono tanti ritratti di signora dipinti a pennellate vivide e materiche.
Non si può fare a meno di ammirarne grazia e bellezza e forse per questo la bocca di alcune modelle è velata, da una, più farfalle annullando la voce, a togliere il sospiro, davanti tanta bellezza non servono parole.
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